News
Riscaldamento a pavimento: pro e contro dell’impianto a pannelli radianti
Riscaldamento a pavimento: pro e contro dell’impianto a pannelli radianti
venerdì 27 febbraio 2015
Nel futuro dell’innovazione e tecnologia domestica c’è senz’altro il riscaldamento a pavimento. Si tratta di un impianto a pannelli radianti che si installa al di sotto della pavimentazione e che è destinato a rivoluzionare le abitudini attuali.

Come funziona un sistema di riscaldamento a pavimento e quali sono i pro e contro? Il primo vantaggio da considerare è il risparmio energetico e, di conseguenza, quello economico. Questi impianti sono costituiti da tubazioni in materiale plastico, in cui passa acqua calda oppure corrente elettrica. Entrambi questi sistemi utilizzano basse temperature, comprese tra 29 °C e 35 °C, a fronte dei 70 °C di un impianto di riscaldamento tradizionale. Ciò si traduce concretamente in un risparmio sulla bolletta di circa il 20%.

In secondo luogo, l’impianto a pannelli radianti determina una propagazione del calore uniforme, dal basso verso l’alto, assicurandone una distribuzione migliore e più confortevole per chi si trova nella stanza. L’aria resta infatti più fresca e il tasso di umidità si assesta a livelli ottimali, con beneficio sia per la salute fisica che per le pareti di casa: un ambiente più asciutto comporta un ridotto rischio di muffa. Inoltre, dal momento che l’ambiente si riscalda per irraggiamento e senza spostamento d’aria, non vengono nemmeno sollevate polveri: ecco perché quest’impianto è particolarmente indicato per i soggetti allergici.

Essendo pensato per funzionare a basse temperature, il sistema in oggetto può essere integrato con impianti di energie rinnovabili, quali quelli fotovoltaici o geotermici. Il riscaldamento a pavimento si inserisce quindi nell’ambito di quegli interventi per la ristrutturazione energetica della casa, per i quali viene erogato l'Ecobonus 2015, avvalendosi di agevolazioni fiscali e detrazioni Irpef al 65%.

Per quanto riguarda i contro degli impianti di riscaldamento a pavimento, c’è da considerare il maggior costo iniziale. L’installazione comporta infatti una spesa superiore anche del 30% rispetto agli impianti tradizionali. Inoltre, il sistema richiede mediamente un tempo maggiore per riscaldare l’ambiente. In ultima analisi, la riparazione di eventuali guasti comporta la rimozione quanto meno parziale del rivestimento; d’altra parte, gli impianti di questo genere richiedono una manutenzione inferiore a quelli tradizionali a radiatori.

Fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione: obbligatoria dal 31 marzo
Scatterà il 31 marzo 2015 l’obbligo di fatturazione elettronica verso tutte le Pubbliche Amministrazioni, che saranno così tenute ad emettere, trasmettere, gestire e conservare le fatture solo ed esclusivamente in ...
Bonus ristrutturazione edilizia 2015: l’antifurto rientra nelle agevolazioni fiscali
La Legge di stabilità 2015 ha prorogato i termini per il Bonus ristrutturazione edilizia, esteso fino al 31 dicembre 2015. L’antifurto, e in generale gli impianti tecnologici volti ad aumentare ...