Nel futuro dell’innovazione e tecnologia domestica c’è senz’altro il
riscaldamento a pavimento. Si tratta di un impianto a
pannelli radianti che si installa al di sotto della pavimentazione e che è destinato a rivoluzionare le abitudini attuali.
Come funziona un sistema di riscaldamento a pavimento e
quali sono i pro e contro? Il primo vantaggio da considerare è il risparmio energetico e, di conseguenza, quello economico. Questi impianti sono costituiti da tubazioni in materiale plastico, in cui passa acqua calda oppure corrente elettrica. Entrambi questi sistemi utilizzano basse temperature,
comprese tra 29 °C e 35 °C, a fronte dei 70 °C di un impianto di riscaldamento tradizionale. Ciò si traduce concretamente in un risparmio sulla bolletta di circa il 20%.
In secondo luogo, l’impianto a pannelli radianti determina una
propagazione del calore uniforme, dal basso verso l’alto, assicurandone una distribuzione migliore e più confortevole per chi si trova nella stanza. L’aria resta infatti più fresca e il
tasso di umidità si assesta a livelli ottimali, con beneficio sia per la salute fisica che per le pareti di casa: un ambiente più asciutto comporta un ridotto rischio di muffa. Inoltre, dal momento che l’ambiente si riscalda per irraggiamento e senza spostamento d’aria, non vengono nemmeno sollevate polveri: ecco perché quest’impianto è particolarmente indicato per i soggetti allergici.
Essendo pensato per funzionare a basse temperature, il sistema in oggetto può essere
integrato con impianti di energie rinnovabili, quali quelli fotovoltaici o geotermici. Il riscaldamento a pavimento si inserisce quindi nell’ambito di quegli interventi per la ristrutturazione energetica della casa, per i quali viene erogato l'
Ecobonus 2015, avvalendosi di
agevolazioni fiscali e detrazioni Irpef al 65%.
Per quanto riguarda i
contro degli impianti di riscaldamento a pavimento, c’è da considerare il
maggior costo iniziale. L’installazione comporta infatti una spesa superiore anche del 30% rispetto agli impianti tradizionali. Inoltre, il sistema richiede mediamente un tempo maggiore per riscaldare l’ambiente. In ultima analisi, la riparazione di eventuali guasti comporta la
rimozione quanto meno parziale del rivestimento; d’altra parte, gli impianti di questo genere richiedono una
manutenzione inferiore a quelli tradizionali a radiatori.