E’ un argomento spinoso quello del giardino condominiale e manutenzione dello stesso. Come ogni altra questione relativa ai condomini, è spesso fonte di malumori, litigi o addirittura controversie legali. In particolare, sono le spese di manutenzione del giardino condominiale che accendono gli animi e creano discussioni maggiori. A chi spettano? Sono obbligati a sostenerle tutti i condomini oppure no? E che succede nel caso in cui l’appartamento venga affittato?

Innanzitutto, è bene specificare che non necessariamente il giardino è reputato come un bene comune del condominio, ai sensi della legge. Tuttavia, così andrà considerato se è il regolamento condominiale a prevederlo, oppure se ciò è espressamente specificato nell’atto di vendita.

In questi casi, dato che viene ritenuto un bene di cui usufruiscono tutti i condomini, le spese di manutenzione ordinaria andranno ripartite tra di loro, in proporzione ai millesimi di proprietà di ciascuno condomino. Anche rispetto alle modalità di ripartizione, tuttavia, si potranno stabilire criteri diversi nel regolamento di condominio.

Nell’ipotesi in cui un appartamento venga affittato, le spese di manutenzione per giardinaggio, potatura delle piante e illuminazione, ricadranno sull’inquilino. Per legge, quest’ultimo è infatti tenuto a sostenere i costi per la manutenzione ordinaria dei beni comuni e, laddove il proprietario li avesse anticipati, l’inquilino dovrà rimborsarlo. Restano invece escluse le spese per interventi di manutenzione straordinaria, le quali sono onere esclusivo del proprietario.

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